Metodi terapeutici usati dall’ortodontista

Che cos’è e chi è l’ortodontista?

Il campo della stomatologia che si occupa di correzione delle patologie del cavo orale si chiama ortognatodonzia. I metodi ortodontici si applicano ai pazienti di ogni età. Spesso, per via di un’anomalia innata della dentatura una persona diventa vittima di diversi complessi. Per eliminare questo difetto l’ortodontista combina metodologie tipiche di qualifiche affini come dentista e protesista.

Grazie alla vasta gamma delle operazioni svolte dall’ortodontista, il suo ruolo è essenziale per la formazione di una dentatura sana e per l’assicurazione di un funzionamento normale dei muscoli coinvolti nel processo masticatorio e in quello della comunicazione vocale. È una convinzione comune che l’ortodontista si occupa soprattutto della correzione dell’occlusione. Eppure le sue mansioni comprendono anche le correzioni cosmetiche e post-operatorie degli organi del complesso maxillo-facciale.

Tra le indicazioni per la visita dall’ortodontista possono essere le seguenti:

  • correzione della forma dei denti;
  • occlusione anomala;
  • disturbo delle funzioni masticatoria e verbale;
  • preparazione alla protesizzazione;
  • correzione della forma della mascella;
  • correzione delle arcate dentarie;
  • preparazione della dentatura all’installazione di impianti.

Inoltre, l’ortodontista fornisce l’assistenza essenziale durante il periodo di riabilitazione dopo i traumi della zona maxillo-facciale. I metodi moderni di terapia e riabilitazione permettono all’ortodontista di ricostruire le funzioni del complesso maxillo-facciale e recuperarne l’estetica.

Molti pensano che la posizione irregolare e asimmetrica dei denti e l’occlusione anomala riguardano solo le malattie del cavo orale e i complessi legati all’aspetto estetico, ma in realtà, secondo i medici, l’organismo inizia dalla bocca. Le patologie di funzionamento della dentatura e dei muscoli mascellari non solo provocano le malattie stomatologiche, ma interessano anche altri organi, causando diversi disturbi:

  • le malattie del tubo gastrointestinale;
  • disturbi di respirazione;
  • patologie della formazione dell’organismo del bambino (come si è verificato di recente, anche nell’utero);
  • disturbi psiconeurologici;
  • sindrome di fallimento personale;
  • sviluppo di carie e parodontite;
  • bruxismo;
  • deformazione dell’ovale del viso;
  • disturbi dell’udito e della vista.

Le malattie di questo elenco interessano tutte le funzioni essenziali dell’organismo, il che permette di concludere che l’ortodontista è il più importante della serie dei medici che fanno la diagnosi e prescrivono i metodi di terapia. Spesso, solo la correzione dell’anomalia del complesso maxillo-faciale può aiutare a levare i sintomi della malattia e portare l’organismo sulla strada della guarigione. Le conoscenze integrate di stomatologia e neurologia permettono all’ortodontista di dare i consigli di carattere terapeutico orientando il paziente ad ulteriori cure.

Che cosa cura l’ortodontista e come?

Nell’ambito dell’ortognatodonzia una delle strategie della terapia di maggior successo è considerata la profilassi e l’eliminazione delle patologie e anomalie della zona mascellare.

È proprio l’ortodontista, possedendo l’istruzione e l’esperienza nell’ambito stomatologico, a dare le raccomandazioni per la protesizzazione e l’intervento chirurgico. Per esempio, la correzione del dente che cresce in una maniera anomala, bloccherà lo sviluppo di molte malattie del cavo orale. Allo stesso tempo, l’occlusione aggiustata nello studio ortodontistico e la correzione simmetrica del bordo tagliente dei denti assicurerà una perfetta digestione.

Tra i disturbi innati o acquisiti della zona mascellare, operabili nell’ambito dell’ortognatodonzia, ci sono i seguenti:

  • forma irregolare della dentatura;
  • posizione anomala di un dente che può danneggiare i denti circostanti o i tessuti molli del cavo orale;
  • sviluppo anomalo dell’occlusione dentale, compreso nell’età puerile, alla fase di formazione dei denti da latte e non;
  • condizione oppressa della funzione masticatoria e del funzionamento dei muscoli masticatori in generale;
  • disturbi del sistema respiratorio;
  • difetti di linguaggio e omissione dei suoni;
  • sviluppo sproporzionato della forma del viso.

Alle competenze dell’ortodontista appartengono anche le seguenti misure di carattere prechirurgico e preventivo:

  • preparazione della dentatura all’installazione delle protesi;
  • preparazione di un punto nella dentatura per la successiva installazione di una protesi;
  • preparazione alla terapia ortopedica;
  • correzione terapeutica della crescita e delle dimensioni dei denti;
  • formazione dell’estetica del viso e della forma della mascella;
  • sostituzione dei denti, sia quelli da latte che quelli permanenti;
  • preparazione del paziente alle procedure di correzione estetica, svolte dagli specialisti di chirurgia maxillo-facciale.

 

La decisione sulla visita dall’ortodontista va presa non solo basandosi su ragioni estetiche. Prima di fare la correzione del complesso maxillo-faciale occorre fare una diagnosi a lungo termine per il periodo di adattamento e recupero delle funzioni compromesse dalla malattia. Ad esempio, non è consigliato di installare le faccette, se il loro uso impedisce la funzione verbale a causa di una forma irregolare della dentatura. La dentatura deve essere regolata e preparata all’uso di uno specifico tipo di protesi, basandosi sulle osservazioni e sulle raccomandazioni dell’ortodontista. In molti casi le procedure preparatorie svolte dall’ortodontista renderanno comodo l’uso delle vostre protesi o corone, impedendo lo sviluppo delle comorbilità.

Che cosa cura l’ortodontista?

Probabilmente “cura” non è un termine adatto per definire l’attività dell’ortodontista. Piuttosto, è una correzione quasi ingegneristica dei difetti naturali e dei disturbi genetici.

Modifica, correzione e ristrutturazione rendono meglio l’idea. Il campo della medicina preventiva al quale appartiene anche l’ortognatodonzia, non cambia la funzionalità dell’organo e non lo distrugge, bensì elimina l’anomalia dello sviluppo, migliorando il lavoro di un intero organismo come sistema.

Nel contesto della terapia per l’occlusione anomala, l’ortognatodonzia distingue diverse patologie di essa:

Occlusione distale

La situazione in cui gli incisivi e i molari non sono posizionati nella stessa fila degli gli altri denti, ma si trovano più indietro. Questo difetto della dentatura è considerata leggera dai dentisti;

Occlusione mesiale

Posizione anomala di certi denti frontali che si trovano davanti al resto della dentatura. Questo posizionamento dei denti deforma i tessuti molli del cavo orale e richiede un’obbligatoria assistenza dell’ortodontista;

Difetto vestibolare della crescita di un dente

La malocclusione è causata dalla posizione delle radici di certi denti che si trovano più in alto

Posizione orale dei denti

La patologia più spiacevole del posizionamento genetico dei denti. In questa situazione i denti crescono dentro il cavo orale, formando più file. L’unica soluzione è asportare i denti così posizionati e la successiva protesizzazione.

L’ortodontista segue pazienti di diverse età e la statistica delle diagnosi rivela varie cause della formazione dell’occlusione anomala. Ad eccezione dei traumi della zona mascellare e della dentatura, gli studi delle diverse categorie dei pazienti rivelano le seguenti condizioni che favoriscono lo sviluppo delle patologie dell’occlusione:

  • carenza di minerali nel cibo nella fase di crescita dei denti. Questo tipo di patologie si verifica spesso nei popoli che abitano le terre con basso contenuto di minerali;
  • malattie della madre durante la gravidanza;
  • i vizi dell’infanzia. Il rosicchiare le unghie, il succhiare il dito;
  • l’inclinazione genetica dei pazienti allo sviluppo di anomalie nella crescita e nel posizionamento dei denti;
  • rachitide puerile;
  • la terapia impropria e l’uso del tipo inadatto degli apparecchi per la correzione della dentatura.

L’ortognatodonzia ha molti metodi di terapia delle malattie sovramenzionate, molti dei quali permettono di evitare l’intervento chirurgico e sono mirati per la maggior parte alla correzione delle patologie ed assicurazione dello sviluppo normale.

Come lavora?

Tra i metodi ortodontici della correzione si possono evidenziare tre aree principali:

mioterapia

Il complesso di esercizi appositi fatti di regola nell’età precoce con lo scopo di sviluppo normale dell’occlusione e correzione del posizionamento dei denti. Il complesso va combinato con altre attività correttive.

terapia con l’uso di apparecchi

L’utilizzo di apposite costruzioni per assicurare lo sviluppo regolare dei denti;

chirurgia ortodontale

Asportazione dei denti che impediscono lo sviluppo normale dei denti circostanti come preparazione alla protesizzazione.

La prescrizione di apparecchi il metodo principale dell’ortognatodonzia. Questi strumenti prodotti nei laboratori stomatologici con l’uso di leghe si plastica e polimeri di alta qualità, vengono installati nel cavo orale e fissati sui denti circostanti. Talvolta possono essere rimovibili.

Gli apparecchi vengono realizzati su misura.

Il criterio principale della classifica è l’aspetto:

  • a carcassa;
  • bite;
  • elastici;
  • ad arco;
  • a blocco;
  • a piastra.

Gli apparecchi ortodontici si dividono anche per il tipo di azione terapeutica (meccanica, raddrizzanti, combinati) e per l’area di azione (monomascella, bimascella, extraorali).

Sono i metodi terapeutici e non chirurgici ad assicurare la bellezza naturale dei vostri denti dopo il corso di correzione ortodontica e riabilitazione.