Metodi di cura della pulpite
Indice:
- 1 Pulpite: sintomi e terapia
- 2 Che cos’è la pulpite?
- 3 Sintomi e cura della pulpite
- 4 Tipi della pulpite
- 5 Metodi di cura della pulpite
- 6 Metodo biologico (conservativo)
- 7 Metodo vitale (chirurgico)
- 8 La cura dei denti da latte nel caso di pulpite
- 9 La cura dei denti permanenti
- 10 La profilassi della pulpite
Pulpite: sintomi e terapia
L’inosservanza delle regole di igiene personale o, più raramente, i traumi ai denti, fanno sì che l’infezione penetri la cavità interna del dente, la cosiddetta polpa, dove sono unite le terminazioni nervose e i vasi sanguigni. L’infiammazione che può svilupparsi sia negli adulti che nei bambini viene accompagnata da forti sintomi dolorosi e dalla distruzione del dente. Questo processo inizia dalla patina sui denti, che si forma se non sono rispettate le regole di igiene personale. I microorganismi sviluppati a causa di questa patina secernano i prodotti di attività vitale che nella loro essenza rappresentano sostanze acide corrosive per i tessuti duri del dente.
Questo processo provoca la carie, causa principale della pulpite. Penetrando nel dente e distruggendolo, l’infiammazione nel corso del suo sviluppo interessa le terminazioni nervose nella polpa dentaria, provocando forte dolore. Il processo infiammatorio si chiama pulpite.
Che cos’è la pulpite?
La dentina, il principale tessuto duro del dente, a causa dello sviluppo della carie non è più in grado di proteggere il dente. Questo processo inizia dalla formazione di caverne, le cavità sullo smalto, che col tempo corrodono la dentina, scavando i canali sui quali l’infezione penetra nella zona interna del dente. L’organismo umano, reagendo all’infezione, manda alla zona interessata dei leucociti per combattere i batteri, causando dei cambiamenti irreversibili nei tessuti della polpa, fino alla sua completa atrofia. Il complesso di eventi clinici elencati sopra è chiamato pulpite.
Questa malattia causata dall’infezione infiammatoria è accompagnata dalle secrezioni purulenti, il cui effetto è l’edema del tessuto principale della gengiva, che a sua volta provoca il progredire dell’infezione.
Sintomi e cura della pulpite
Il sintomo principale della pulpite è forte dolore ai denti. Spesso il dolore ha un carattere pulsante e si sente in tutta la testa. Inizia di notte o a causa dello sbalzo di temperature durante il processo di masticazione. Il segno caratteristico della pulpite è che quando si tocca il dente, il dolore non si sente, o quasi.
Tra i sintomi della pulpite, oltre alle acute sensazioni dolorose, ci sono i seguenti:
- l’esposizione della parte interna del dente;
- l’alterazione del colore dello smalto;
- l’emorragia dal dente malato;
- l’insonnia;
- l’irritabilità.
La pulpite senza un dovuto trattamento, può compromettere il funzionamento di altri organi. Tra le possibili complicazioni i medici indicano le seguenti:
- la perdita del dente;
- la diffusione dell’infezione per tutto il cavo orale e l’ascesso;
- parodontite;
- sepsi;
- la penetrazione dell’infezione dei seni mascellari e lo sviluppo della sinusite.
La caratteristica dei sintomi della pulpite è tale che la visita dal dentista è l’unico modo di eliminare il dolore al dente. La terapia “fai da te” con l’uso di forti antidolorifici può solo allontanarla, peggiorando il quadro clinico.
Tipi della pulpite
Esistono due tipi principali di sviluppo e decorrere della malattia. Ognuno di essi ha i suoi tratti particolari per quanto riguarda i sintomi e i metodi di esame e trattamento:
Pulpite acuta
Infiammazione acuta accompagnata da forte dolore pulsante. Spesso inizia di notte o a seguito di uno sbalzo di temperature. Le sottospecie di questa categoria sono pulpite sierosa, focale e purulenta;
Pulpite cronica
Si verifica come forma progressiva della pulpite acuta con una sintomatologia ridotta. Le sottospecie della pulpite cronica sono fibrotica, proliferativa e cancrenosa.
Metodi di cura della pulpite
Il trattamento della puplite come una malattia causata dal processo infiammatorio è mirato soprattutto al superamento dell’infiammazione, eliminazione della flora batterica patogena e possibilmente la preservazione del dente. Solo per le forme complicate di infiammazione e distruzione del dente si raccomanda di ricorrere all’intervento chirurgico o asportazione del dente. Ma di regola la fase finale della cura sarà la pulizia dei canali della polpa e l’otturazione. Il dentista cerca sempre di salvare il dente. I metodi di terapia della pulpite si dividono in due aree principali: il metodo biologico (conservativo) e il metodo vitale (chirurgico).
Metodo biologico (conservativo)
Il metodo di trattamento della pulpite senza l’asportazione della polpa è mirato a salvare la radice del dente e le sue funzioni. Questa procedura è possibile se la pulpite non ha avuto complicazioni. La terapia conservativa è indicata nei seguenti casi:
- Forme iniziali della carie;
- Giovane età del paziente;
- La distruzione della corona dentaria e danneggiamento della radice;
- La pulpite focolare acuta;
- Pulpite cronica
Prevede la terapia farmacologica con una copertura parziale e completa della polpa con la pasta a base di idrossido di calcio, se la polpa è esposta. Il vantaggio di questo metodo è la formazione di un nuovo strato di dentina al posto dello strato distrutto dallo smalto per via della carie. Un altro effetto collaterale positivo è l’aumento della basicità, il che ha un effetto antisettico.
Metodo vitale (chirurgico)
Prevede l’asportazione del nodo nella polpa tramite l’intervento chirurgico con la successiva otturazione del canale. La procedura si svolge attraverso diverse tappe:
- il medico pulisce e anestetizza il cavo orale;
- asporta tutta la dentina distrutta come fonte dell’infezione;
- il cavo orale si allarga (tramite la tornitura con il trapano);
- il dentista asporta il nodo danneggiato dalla polpa, anche dalla radice del dente;
- si effettua il trattamento antinfiammatorio e emostatico;
- il dente si chiude con l’otturazione provvisoria;
- se tra 3-5 giorni il cliente non ha lagnanze, si installa l’otturazione permanente.
Qualora il dente sia parzialmente distrutto, il medico può consigliare di installare una protesi fissata sul perno nel canale dentale ripulito. Tuttavia, la protesizzazione è possibile solo dopo una completa guarigione del punto interessato dalla pulpite e dopo la normalizzazione dei processi nella zona circostante.
La cura dei denti da latte nel caso di pulpite
La pulpite va curata nei bambini coi denti da latte, a prescindere dal grado di evoluzione della malattia. Alcuni genitori sono erroneamente convinti che i denti da latte una volta persi portano via le malattie sviluppate in essi, e al loro posto crescono i denti permanenti completamente sani. È un’idea del tutto sbagliata sia sulla genesi della pulpite che sul suo sviluppo. La pulpite essendo una malattia infettiva che compromette la zona interiore della polpa, accompagnata dalla carie, col tempo distrugge il dente e fa sì che il processo infiammatorio si diffonda sulla zona circostante il dente. Ovviamente, non c’è la possibilità che in una simile situazione crescano denti sani.
I metodi di trattamento della pulpite nei bambini assomigliano a quelli usati per gli adulti, ma quando si tratta di scegliere un antidolorifico o una pasta per la medicazione biologica, bisogna fare la visita dal pediatra.
Nell’ambito della terapia per i denti da latte i casi di pulpite nei bambini di età più piccola vengono distinti dalle situazioni che riguardano i bambini più grandi. Il trattamento in ogni caso clinico dipende dall’età del bambino, dalla sua salute e dalla fase di sviluppo della dentatura.
La cura dei denti permanenti
La terapia per la pulpite sui denti permanenti comprende non solo eliminare l’infezione dal dente, ma anche prepararlo alla protesizzazione nel caso in cui sia fortemente danneggiato dalla carie. Inoltre, si distinguono anche i metodi di otturazione del dente con la pulpite. Mentre è più consigliato preservare sani i denti da latte, prevenendo la diffusione dell’infezione fino al completo sviluppo della dentatura, sui denti permanenti il dentista può suggerire di installare le corone, qualora lo sviluppo della carie sia nella fase avanzata. Inoltre, per curare i denti da latte e quelli permanenti vengono utilizzati diversi tipi di farmaci.
Il dentifricio da usare a casa
Le paste usate per la cura di pulpite si dividono in tre categorie:
- Le paste usate per combattere i microbi patogeni nella fase iniziale della malattia;
- Le paste ristrutturanti la dentina che vengono messe sulla parte mancante del dente per una possibile formazione del nuovo tessuto;
- Le paste antibatteriche, anestetizzanti e antinfiammatorie per levare i sintomi dolorosi e alleggerire il processo infiammatorio.
Mentre le prime due categorie appartengono esclusivamente al campo stomatologico dove può operare solo lo specialista, la terza categoria delle paste può aiutare nelle prime fasi della pulpite, il che però non toglie la necessità di fare la visita alla clinica stomatologica. Il tipo di pasta, nonché il suo nome farmacologico e il periodo d’uso può essere determinato solo dal dentista.
La profilassi della pulpite
Un fattore importante nella profilassi della pulpite, insieme all’igiene dentale e alle visite regolari dal medico, è l’alimentazione equilibrata. È particolarmente importante per la profilassi della pulpite nei bambini. La dieta deve contenere la quantità necessaria di vitamine e di prodotti ricchi di calcio. Spesso, prestando attenzione alle ultime tendenze dell’industria alimentare, si può vedere ai negozi la ricotta senza calcio o succo di carota senza carotina. Fate particolare attenzione all’equilibrio della vostra razione e quella dei vostri figli.
Fattore importante nella prevenzione delle malattie dei denti è la presenza di fluoro. L’acqua potabile e il dentifricio devono essere fluorizzati.
Le visite regolari dal dentista, almeno una volta all’anno, aiuteranno a prevenire lo sviluppo della pulpite come effetto della carie. La diagnostica precoce delle corrosioni causate dalla carie e dalle zone danneggiate della polpa, ancora non sensibili, può ridurre notevolmente i tempi del trattamento.
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