Estrazione dei denti: cause e metodi

Le ragioni per estrarre il dente

Quali sono i fattori che possono portare alla necessità di estrarre il dente e quali metodi sono migliori? Innanzitutto, bisogna ricordare che è un intervento chirurgico vero e proprio, soprattutto, quando si tratta di un paziente adulto. Nei bambini i denti da latte possono essere tolti facilmente anche a casa, senza ricorrere all’aiuto professionale. Quando invece questo problema appare davanti agli adulti, solo lo specialista della clinica stomatologica può risolverlo.

Le ragioni per estrarre i denti con i metodi esistenti possono venire fuori improvvisamente, quando il paziente con un dolore acuto finisce nella poltrona stomatologica. Questa situazione di solito può essere provocata da problemi trascurati per molto tempo. Tra le ragioni principali per asportare il dente possono esserci:

  • La rottura del dente, quando non può più essere ristrutturato con metodi tradizionali;
  • Casi trascurati di parodontite e di tartaro, che ha causato la distruzione della gengiva, accumuli purulenti e la destabilizzazione dei denti di III e IV grado;
  • La presenza nel cavo orale di una grande quantità di denti con le radici multiple che hanno provocato lo sviluppo dell’osteomielite.
  • La sinusite nella fase acuta;
  • La presenza di malattie autoimmuni combinate con la parodontite cronica;
  • I processi infiammatori acuti e incurabili nel cavo orale;

Queste situazioni e sintomi pericolosi richiedono un’immediata soluzione, e la scelta del metodo dipende totalmente dal medico chirurgo della clinica stomatologica. La procedura viene effettuata anche con scopi estetici, quando i denti:

  • Sono posizionati irregolarmente, il che porta a disturbi del linguaggio, respiro e altri problemi;
  • Impediscono l’installazione programmata delle corone;
  • Si trovano in una posizione scomoda e provocano in continuazione le infiammazioni dei denti e altri disagi;

A prescindere dalla causa e dal metodo scelto, la procedura viene sempre condotta sotto anestesia.

Metodi di estrazione dei denti

I metodi esistenti attualmente non sono cambiati molto negli ultimi decenni, nonostante lo sviluppo di tecnologie uniche di protesizzazione e terapia. L’estrazione del dente si svolge dal dentista chirurgo. A secondo del livello di difficoltà si distinguono:

  • Il metodo semplice;
  • Il metodo chirurgico.

Il primo metodo è fattibile qualora il dentista riesca facilmente a prendere il dente con delle apposite pinze (elevatori). Posizionando saldamente lo strumento, il medico inizia a sradicare il dente da una parte all’altra, togliendolo dalla mascella superiore o inferiore.

Quando è difficile raggiungerlo, si usa il secondo metodo. Tutto il processo comprende diverse tappe:

  • La somministrazione dell’anestesia;
  • L’estrazione del dente, implica la separazione dalla gengiva, prenderlo con le pinze, sradicarlo e toglierlo dall’alveolo;
  • La suturazione, se necessario;

Talvolta può essere difficile scegliere il metodo adatto alla prima visita. Anche un caso apparentemente semplice può trasformarsi in un problema che richiede un medico esperto. I casi più problematici sono rappresentati dai denti del giudizio. Spesso diventano la causa di dolore e altri sintomi sgradevoli, perché posizionati in profondità, hanno radici ricurve e sono difficili da raggiungere.

I denti del giudizio inferiori e superiori fuoriescono per ultimi da ogni lato. Iniziano ad uscire verso i 18-21 anni, il che viene accompagnato da sintomi come sanguinamento e l’edema. Molti medici consigliano il metodo dell’estrazione preventiva, quando si sviluppano completamente. Il fatto è che un dente del giudizio che esce quando tutti gli altri denti hanno già preso i loro posti è capace di peggiorare notevolmente la situazione, causando l’affollamento.

Estrazione dei denti di giudizio inferiori

L’estrazione del dente del giudizio inferiore rappresenta un intervento abbastanza difficile. Questo è dovuto al fatto che questi denti hanno le radici molto ricurve e massicce. La situazione si peggiora ancora perché il tessuto osseo della mandibola è più densa di quello della mascella.

Il metodo di estrazione del dente inferiore è di solito quello chirurgico perché il dentista ha bisogno di prenderlo saldamente con le pinze. Tuttavia, in alcuni casi non è necessario fare la sezione della gengiva. Dopo l’estrazione la cavità formatasi durante l’intervento viene medicata con gli appositi farmaci che prevengono lo sviluppo dell’infezione. I bordi vengono ricuciti per accelerare il processo di guarigione.

Estrazione dei denti del giudizio superiori

I metodi di estrazione dei denti di giudizio superiori sono simili a quelli usati per gli inferiori. È più facile estrarre i denti di giudizio superiori, anche se è impossibile evitare il sanguinamento dopo l’intervento e il dolore quando cessa l’effetto dell’anestesia.

Il processo di estrazione dei denti di giudizio superiori può durare da 20 a 60 minuti e più, nei casi difficili. L’uso dell’anestesia permette di minimizzare le sensazioni sgradevoli. Di solito il farmaco inizia ad agire dopo 5-15 minuti dalla somministrazione. La procedura viene effettuata quando la zona perde completamente la sensibilità.

Cosa fare dopo l’estrazione del dente?

Il medico fornisce suggerimenti opportuni per ogni caso specifico. Esistono alcune regole importanti che vanno rispettate nelle prime 24 ore dopo l’intervento.

  • Il batuffolo va tolto dal cavo orale dopo 20-30 minuti;
  • Nelle prime 2-3 ore è vietato mangiare e bere.
  • Il cibo piccante e caldo è da escludere per 2-3 giorni.
  • I carichi fisici come sauna, bagno turco o solarium sono vietati;
  • Nel primo giorno non si possono sciacquare la cavità, mettere si consigliano impacchi e l’uso pomate;
  • Tutti i farmaci prescritti dal medico vanno somministrati in base alle istruzioni;
  • Qualsiasi malessere, sanguinamento, dolore o altri sintomi sgradevoli devono essere immediatamente communicati al medico;

Il dolore dopo l’estrazione del dente

Come gli altri sintomi, il dolore deve gradualmente svanire, se non vi sono altre complicazioni. Il dolore si attenua se viene somministrato un antidolorifico nei giorni successivi l’estrazione.

Se invece il dolore rimane nel tempo, o il dente continua a far male anche dopo una devitalizzazione, bisogna rivolgersi al medico. Il dolore dopo la procedura è fisicamente giustificato, ma quando non passa, o addirittura aumenta, questo deve allarmare il paziente. In questo caso bisogna escludere complicazioni come una scheggia rimasta dentro, o l’alveolite, ovvero, l’infiammazione delle pareti della cavità.

L’edema

Un sintomo come un edema dopo la procedura è inevitabile, perché vengono traumatizzati i tessuti molli della mascella e della mandibola. Più difficile è stata la procedura e più si gonfierà la gengiva. Questo edema va curato sia con i medicinali che con i rimedi naturali. Come rimedi naturali vengono usati:

Camomilla, uno dei mezzi migliori per curare l’edema. Per prepararla prendete 2 cucchiai di fiori essiccati di camomilla su 1 litro di acqua bollente, preparate l’infuso, lasciate sfreddare e scolare.

La pappa reale è molto efficace per combattere l’infiammazione, leva anche l’edema e il dolore. L’infuso di pappa reale si può trovare in farmacia o preparare da soli, bollendo un pezzettino a bagnomaria per 1 ora. Dopodiché va sfreddato e usato per la terapia.

La soluzione salina terapeutica si prepara dissolvendo 1 cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua. Questo rimedio aiuta a togliere l’edema e ha azione antinfiammatoria.

Il sanguinamento dopo l’estrazione del dente

Il sanguinamento non è sempre il sintomo di qualche problema. Le cause del sanguinamento dopo l’estrazione del dente del giudizio o di altri denti possono essere naturali. Prima il sangue esce per effetto dell’adrenalina, non c’è niente di grave; ma se il sanguinamento inizia qualche giorno dopo la procedura, probabilmente è causato dal processo infiammatorio nella ferita, ed è necessario fare una visita dal dentista.

Un’altra causa del sanguinamento può essere un trauma dei tessuti molli, la lesione dell’arteria dentale, oppure le malattie legate al disturbo di coagulazione del sangue. Il metodo utilizzato per fermare il sangue dopo l’estrazione del dente del giudizio o altro è il seguente: impregnare un batuffolo con il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) e stringerlo saldamente in bocca. Il perossido ha un effetto coagulativo, e l’emorragia dovrebbe fermarsi.