Sinus lifting: descrizione completa dell’operazione

Dopo ogni asportazione stomatologica la mascella nei punti di mancanza di uno o più denti subisce una graduale atrofia. Il deficit del tessuto osseo di diverso grado nella mascella superiore si riscontra nei 2/3 dei casi ed è causato dalle particolarità anatomiche (e non) della sua costruzione e posizione.

Per svolgere un’implantologia dentale di qualità nei segmenti laterali della mascella superiore si conduce un complesso intervento di chirurgia plastica. Quest’intervento ha avuto il nome di sinus lifting, perché interessa direttamente il punto di aderenza del seno mascellare (sinus).

Di per sé, il metodo dell’operazione non è cosi complesso quanto pieno di sfumature e regole che il dentista deve sapere. Per questo motivo solo i professionisti di alto livello con una lunga esperienza pratica sono in grado di eseguire il sinus lifting. Qualsiasi dettaglio trascurato o una caratteristica individuale del complesso maxillo-facciale del paziente può portare ad effetti indesiderati.

Cos’è il sinus lifting nell’ambito dell’implantologia dentale?

L’essenza dell’intervento sta nello spostamento della cavità del seno mascellare sopra il suo livello naturale per formare una solida base per l’impianto dentale. Lo spazio così formato viene riempito dall’apposito materiale osteoplastico. Il punto in cui il seno mascellare confina con le terminazioni radicali dei denti del segmento laterale della mascella superiore rappresenta una sottile parete ossea con un’adiacente membrana mobile.

Essa è completamente sufficiente per una normale formazione dei denti naturali e per una giusta distribuzione del carico masticatorio. L’operazione per l’integrazione di una nuova struttura ossea è indicata nel caso in cui il volume naturale dell’osso non sia sufficiente per l’installazione di un impianto di lunghezza e diametro minimo possibile. Il nuovo materiale plastico viene posizionato tra la mucosa e l’osso primario. La procedura di rigenerazione deve essere condotta con la massima precisione e delicatezza, facendo particolare attenzione alla qualità dei componenti e all’aspetto tecnico dell’osteoplastica.

Tipi

Esistono due tipi principali di osteoplastica tramite sinus lifting:

Aperto: il sollevamento della membrana del cavo orale viene effettuato tramite un’apposita sezione sulla superficie esterna dell’osso alveolare.

Chiuso: la procedura prevede il sollevamento del fondo del seno mascellare tramite l’apertura per l’inserimento del futuro impianto.

Il medico determina il metodo migliore dopo aver individuato la lunghezza ottimale dell’impianto per assicurare il processo normale del masticamento e allo stesso tempo l’assenza del carico sul dente artificiale. La lunghezza deve essere confrontata con l’altezza dell’osso alveolare per capire a quanti millimetri va aumentato, e con esso anche il fondo del seno mascellare:

  • se questo valore si trova entro i limiti di 4 mm, è possibile condurre il sinus lifting chiuso;
  • se invece è superiore, si usa il lifting aperto che permette di aumentare significativamente l’osso nel punto della successiva implantologia, in media fino a 10 mm.

Indicazioni per l’operazione di sinus lifting

L’indicazione principale per la scelta di una delle due metodiche di sinus lifting disponibili è il volume insufficiente della parete ossea di diverso grado e diversa natura:

  • parametri personali, la struttura del complesso maxillo-facciale;
  • atrofia dell’osso nei punti privi di denti da molto tempo;
  • carico basso nel punto dell’assenza e della riduzione del nutrimento dei tessuti o del loro assottigliamento;
  • ingrandimento dei seni mascellari dovuto all’età come fattore aggravante.

La procedura di sinus lifting aperto è più complessa e traumatica e viene sopportata dai pazienti con più fatica, rendendo più lunghi i tempi di durata dell’intervento. Gli specialisti raccomandano caldamente l’uso di sinus lifting aperto nei seguenti casi:

  • il deficit espresso del tessuto osseo;
  • la necessità di accrescimento dell’osso a 5 mm o più;
  • qualora sia necessario installare più impianti sul piano del seno mascellare.

La variante chiusa prevede l’installazione monofase di impianti dentali, qualora l’altezza del tessuto permetta di assicurare la solida stabilizzazione primaria del perno che in gran parte determina la qualità dell’implantologia. Questo metodo è fattibile nel caso in cui sia stata programmata l’installazione fino a due unità dentali. L’aumento dell’osso, quando viene effettuato il sinus lifting chiuso seguendo tutte le regole, rappresenta l’opzione più vantaggiosa per i pazienti, grazie alla tecnologia non invasiva e alla semplicità di realizzazione. Allo stesso tempo, comporta determinati rischi legati al lavoro del chirurgo “a occhi chiusi” e può causare la perforazione della mucosa del sinus invisibile al medico. L’area ristretta dell’intervento limita il volume del materiale osteoplastico e impedisce di accrescere i parametri dell’osso per gli specifici tipi di implantologia.

Controindicazioni per l’operazione

Di regola, le controindicazioni per il sinus lifting sono proporzionali alle limitazioni e controindicazioni per una buona implantologia dentale, stabilite durante l’esame. Innanzitutto, le malattie croniche e infiammatorie nasofaringee, le limitazioni della mascella superiore e del seno mascellare, o atrofie di alto livello.

La percentuale degli interventi falliti di sinus lifting e della successiva implantologia è molto più alta per i fumatori; sono nella zona di rischio i pazienti con malattie degli organi del sistema cardiovascolare, disturbi di coagulazione del sangue, diabete, condizioni precarie dei denti e del cavo orale in generale.

Come si svolge

La preparazione all’intervento comprende una tomografia computerizzata obbligatoria, durante la quale viene creato il modello 3D della mascella con la copertura di tutti i denti. Questo permette al medico di eseguire il sinus lifting virtuale e individuare l’altezza dell’osso e il volume dell’impianto osseo.

Il modello pronto viene mandato in laboratorio per creare lo stampo chirurgico con le guide per l’implantologia dei futuri denti e con il modello litografico della mascella. Questa successione delle procedure permette di minimizzare il rischio delle complicazioni.

Lo schema della procedura di lifting chiuso comprende diverse tappe obbligatorie: trapanatura del foro per il futuro impianto senza danneggiare la mucosa della membrana, lo spostamento di essa in su con diversi strumenti, il riempimento dello spazio residuo con il materiale a base da base dell’osso del paziente con la matrice mineralizzata tramite il foro formato. Subito dopo l’aggiunta del materiale osteoplastico viene inserito il perno e l’osso si forma senza ulteriori interventi, mentre la gengiva viene ricucita fino all’impianto.

La tecnologia del lifting aperto consiste nella creazione del foro laterale, stratificazione della membrana, riempimento della cavità con il materiale osteoplastico per stimolare l’aumento del tessuto osseo, la ricucitura della gengiva fino alla procedura di implantologia programmata. Durante la procedura è frequente la necessità di aumentare la frammentazione dell’osso alveolare per formare lo spessore sufficiente dell’osso. A seconda della tecnologia scelta, l’integrazione di impianti viene condotta direttamente nel corso dell’intervento, oppure un anno dopo un buon aumento dell’osso. Il periodo di ristrutturazione della gengiva dopo l’intervento è pari a 10 giorni, dopodiché il chirurgo toglie le suture.

Costi

Il prezzo finale della procedura di sinus lifting comprende il costo delle procedure preparatorie e dei materiali necessari, di cui i principali sono il materiale osseo di varia natura o la membrana di collagene nel caso dell’opzione aperta.

Il segreto del successo della procedura è la diagnostica di qualità ed una accurata programmazione, nonché l’osservazione della successione delle regole, il livello professionale dei medici implantologi, l’attrezzatura moderna della clinica.

Il costo dell’intervento dipende dalla complessità della tecnologia, dalla scelta del medico del metodo chiuso o aperto di sinus lifting, dal tipo dei materiali di consumo per la successiva operazione di implantologia. Come materiale osteoplastico vengono usate sostanze di diversa natura:

  • il tessuto osseo nativo o del donatore;
  • frammenti di ossa degli animali;
  • modifiche sintetiche.

Complicazioni

A seguito della procedura di ricostruzione dell’osso, prima dell’inizio dell’impianto i pazienti devono mantenere il contatto costante con il dentista durante tutto il periodo di riabilitazione.  Le poche ma spiacevoli complicazioni nel caso dell’intervento di sinus lifting possono essere causate da:

  • intervento di bassa qualità del medico;
  • l’inosservanza dei suggerimenti dopo l’intervento da parte del paziente.

Tra i suggerimenti principali per la cura fino alla procedura di implantologia possono esserci i seguenti:

  • tenere al freddo il punto di lifting per levare l’edema;
  • limitare trattamenti caldi della zona, oltre al cibo caldo;
  • escludere i cibi duri e il carico sul lato operato;
  • astenersi per una settimana da qualsiasi tipo di attività sportiva o comunque fisica;
  • bloccare attacchi di tosse;
  • mantenere un’igiene impeccabile.

Secondo le recensioni obiettive dei pazienti, la procedura di lifting non comporta successivi dolori. L’emofilia moderata o edema non sono complicazioni. Il picco di sviluppo dell’edema ricade sul secondo-terzo giorno e passa completamente verso la fine della settimana.

Qualora l’emofilia si protragga per più di 24 ore, occorre rivolgersi al medico curante. Alle complicazioni causate dal personale della clinica appartengono la scarsa qualità dei materiali, la perforazione del sinus durante il lifting, e anche – raramente – il trauma della radice del dente confinante. L’inosservanza delle indicazioni del medico da parte del paziente può portare a conseguenze negative: emorragia, ampio edema, lacerazione della mucosa, riassorbimento del materiale ricostruttore.

In seguito può svilupparsi un’infezione permanente del seno mascellare tendente a sinusite mascellare, il che rappresenta una minaccia alla salute delle fosse nasali e alla procedura di implantologia in generale.